mercoledì 23 febbraio 2011

Io mi perdo tra le nuvole

Avete presente il beato fan-cazzismo che in qualche istante della nostra vita accomuna tutti noi esseri umani e animali?
Ecco, io ho quei minuti, non secondi, più volte nella giornata; quando?
Tutte le volte che m'imbambolo a fissare il vuoto o una persona, con gli occhi sbarrati... Quando è ora di partire ma i miei muscoli si ribellano e sembrano protestare all'idea di muoversi.
Sono così: io mi perdo nel vuoto dei mie pensieri, come quando, prima di addormentarti ti vengono in mente le cose più banali accadute nella storia della tua vita. Il momento più imbarazzante, la gaffes più brutta o quando hai fatto grossi errori e, allora, lì difficilmente riesci a dormire.

Ma la cosa più imbarazzante è quando senti senza ascoltare: tutta la conversazione e la spiegazione è rvolta a te, gli occhi del tuo interlocutore sono nei tuoi e sai che se non capirai quello che sta dicendo saranno cazzi amari. E questa è una tragedia, o almeno per me, quando so che devo sapere una cosa mi s tappano le orecchie e inizio a sentire solo le mie ragioni.
Sono strana? No, sono sbadata... Molto spesso, troppo spesso sento uscire dalla mia bocca questa frase "eh si scusa mi ero scordata", oppure.. "Oh cavolo ho dimenticato le chiavi di sopra" (quando sono già scesa e per fortuna qualcun'altro le ha).

Sono la tipica persona che propone le cose anche all'ultimo momento senza pensare alle conseguenze... E' come voler offrire una cena agli amici e poi ritirarsi perchè si hanno solo 20 euro in tasca.. Io parlo, dico quello che sento con il cuore ma poi, mentalmente, non mi assumo le mie responsabilità, se così si possono chiamare.
Quindi, mi chiedo, come farò mai a fare quello che voglio diventare?
Una persona ieri mi ha detto che puoi essere dovunque, ma anche nelle più grandi delle città se non ti muovi non c'è speranza di realizzare nulla.. Che vuol dire? Forse ci siamo tutti un pò fermati al presupposto che certe cose si ottengano solo con raccomandazioni e puttanatine? Forse.. Ma è anche vero che qualcuno mi dovrebbe dimostrare il contrario per smentirlo. E magari, non qualcuno che è riuscito in quello che voleva la bellezza di 20 anni fa.
La mia generazione ha bisogno di prove più attuali che, purtroppo, non ci sono.
E allora come si fa a ripescare dal passato degli ideali e crederci davvero quando, ora, non esistono?