martedì 27 novembre 2012

Come vivere meglio step by step


  1. Corri piano
  2. Buttati con i piedi per terra
  3. Esponiti "indietro"
  4. Fidati controllando
  5. Credi dubitando
  6. Parla di ciò che non ti riguarda
  7. Leggi al telefono
  8. Piangi di nascosto
  9. Fatti coinvolgere in modo "platonico"
  10. Ama pianificando
  11. Viaggia lavorando
  12. Sii discreto e riservato
  13. Pensa, prima
  14. Confessa, dopo
  15. Fai l'amore sempre al buio
  16. Nascondi il tuo passato o dì soltanto le cose irrilevanti
  17. Stai sempre "su da dosso" (sulle tue)
  18. Chiedi offrendo
  19. Regala cose, mai emozioni
  20. Unisciti con le distanze
Ora me ne sono venuti in mente solo venti di "passi" per rendere la vita meno coinvolgente e più vera. Sono sicura che imparerò.
Prometto che studio e mi applico.

domenica 25 novembre 2012

Fiumi in piena che non straripano

Quando non ti è nemmeno data la possibilità di bagnare leggermente un argine e vorresti allagare una città intera.

Quando ti chiedono un goccio di vino e tu ne vorresti versare mezzo bicchiere.

Quando "E' meglio che ci vai piano" in tutte le cose, mentre stavi già per mettere in quinta.

Quando la parola metà e mezzo sono le scelte migliori e non sai nemmeno cosa vogliono dire.

Quando sei in anticipo e puoi prenderla con calma, ma stavi già correndo per non perderti nemmeno un'assaggio d'attesa.

Quando inviti un sacco di gente a cena e non sai ancora se hai abbastanza sedie per tutti.

Quando hai poco tempo e non riesci a stare a dietro a due impegni e dici "sì" al terzo lo stesso.

Quando devi risparmiare ma non riesci proprio a non pensare "Qualcosa più, qualcosa in meno sono comunque al verde".

Quando nessuno ti ha chiesto nulla, ma vuoi comunque precisare la situazione.

Quando sei stanco che stai crollando ma non riesci e non vuoi dire "No".



I fiumi in piena non possono fare niente se non è concesso loro di "uscire". Lasciarli nel loro scorrere monotono e rallentato è la cosa più inutile che si possa fare. E' come darli per scontati. Diventano come quegli artisti mai scoperti perché figli di nessuno. Diventano poco interessanti.

Io mi sento come un fiume del genere. Qualcosa che se non vuoi scoprire è meglio che fermi subito; è meglio che lo fai tacere, che lo fai prosciugare e ritirarsi.

giovedì 8 novembre 2012

Autentico

"Devi piangere, devi urlare, devi sfogarti... Serve tutto a riequilibrarsi" mi han detto oggi.
E io lo faccio. Anche troppo e volentieri. Forse senza riservatezza e pubblicamente.. Come adesso. Come sempre. Ed è vero. Mi serve.

Fidarsi, cosa vuol dire fidarsi? Io non mi fido quasi di nessuno ma se lo faccio poi è la fine perché io non risparmio, non risparmio in dose di affetto che posso dare o di attenzioni.. O in rompimento di coglioni (la più plausibile fra le tutte).

Fidarsi può essere l'equivalente di "dare"? In fondo, si dà a chi pensiamo davvero meriti secondo noi... Il problema è che poi vai avanti, conosci di più delle persone e ti "ingarbugliano" il cervello. Perché fondamentalmente è questo che fanno. 
Le persone sono "sottili", molto sottili ma fatte di mille strati, spesse e pesanti come rocce... Tutte le sfumature che devi conoscere prima di arrivare alla loro essenza sono di miliardi di tonalità, e devi per forza passare anche da quelle più scure per scoprirne le chiare.

Io non so con certe persone che giro ho fatto.
A volte mi ci sono proprio persa in mezzo a tutte 'ste luci e ombre. Ci ho fatto su un casino, castelli buttati in aria, distrutti e talvolta incendiati al primo sgarro... Perché sono così. Dopo non mi fido più. E inizio a non fidarmi più da prima. Prima che succeda qualcosa mi accorgo di cambiamenti, cambiamenti che in realtà non sono... Sono atteggiamenti che noto solo dopo anni e allora mi sento scema e mi chiedo "ok.. Ma quindi come sei? Chi sei per davvero?". Quando inizio a farmi queste domande non aspetto nemmeno le risposte perché certe domande danno per scontato che ci siano già di mezzo delle tattiche in quello che l'altro sta facendo.. 
E io mi sono stancata delle tattiche. Mi sono stancata di chi deve sembrare qualcosa o qualcuno per sentirsi più forte. 

Autentico.. E' così difficile esserlo? Senza dover gareggiare l'uno contro l'altro, senza dover scattare e correre per vedere chi è più veloce e forte. Senza pensare "Ci rimarrò peggio io o lui/lei?".
La gente ha timori ha paure. Io non ci credo che sono l'unica... A volte il mondo mi terrorizza ma cerco di guardarlo ridendo... Però lo ammetto: non posso essere sempre forte.  Non ci riesco. E se mi va di non riuscirci anche quando si tratta di una minima cazzata, non mi va. E vorrei che la gente in quel momento smettesse di vedere tutto il "peso" che mi sento addosso come qualcosa di facile e leggero perché anche se lo è, in quel determinato momento non voglio che lo sia o non mi sento che lo sia.

Quanto scritto sopra non c'entrava più niente col discorso delle persone ma okay tanto qua si tratta solo di pensieri buttati insieme a scopo di niente.

Comunque... Una volta mi hanno dedicato Heart of gold di Neil Young e io mi sono arrabbiatissima perché questo dice che sta ancora cercando nella speranza di trovare un "cuore d'oro".. E quindi io (nel mio totale pessimismo) mi sono sentita la parte mancante della canzone perché secondo la mia testa io non ero niente di quello che si stava cercando... Mi è venuta in mente questa cosa perché voglio ri-dedicarla, e ri-dedicandola a chi se la merita (chi vive senza sotterfugi, senza tattiche) specificherei di "non ascoltare ogni singola parola del testo" perché quello che voglio dire sta in superficie. Senza strati, senza ombre, senza meccanismi e congegni strani... 

Prendetene solo il meglio: 

E anche se stasera mi sento così... So benissimo di averne trovati milioni di questi cuori...