Quando ho capito che era quello che cercavi.
Volevo essere la damigella vestita di rosa con un fiocco in testa ad una festa celebrata sotto un cielo azzurro.
Volevo essere la ragazza timida seduta nell'ultima fila per non farsi vedere da nessuno.
Volevo essere la bambina coi capelli lunghi e scuri, quella che li usava per nascondersi da tutti.
Volevo ascoltare musica classica sconosciuta al mondo; collezionare oggetti d'antiquariato; mangiare solo frutta caduta dagli alberi e caramelle, per compensare una determinazione che per la mia immagine sarebbe stata davvero troppo forte.
Volevo fare volontariato, essere importante per il bene degli altri in qualche modo.
Volevo non badare più all'aspetto; essere magra solo perché non avevo tempo di mangiare e non perché lo volevo davvero.
Volevo essere la ragazza dai capelli castani, sobria e riservata.
Volevo conoscere tutti, vedere tutti ma non essere davvero attaccata a nessuno.
Volevo spiccare per la mia gentilezza ed essere notata per il mio altruismo.
Volevo allevare animali in un bosco nascosto, lontano dalla città, e cucinare in maniera divina, ma soprattutto genuina.
Volevo essere fragile: piangere per un film che parlava di un animale abbandonato e commuovermi per la luna piena.
Volevo comandare a me stessa di fare tante cose che ti sarebbero piaciute; le stesse cose che non sono me.
La forza penalizza.