Quelli che vivi in un sospiro...
Pensavo che questi legami fossero indissolubili una volta stretti insieme, e che niente potesse scioglierli dall'oggi al domani; senza un motivo o un motivo non detto o un perché rimasto su un filo un po' fiacco del quale nessuno tiene gli estremi.
Ho cercato di tener teso il tessuto fatto di quei fili tra le mani, e dal loro intreccio un po' vissuto ne sono "usciti" tanti; tutti quelli che cercavano una coperta che metti e togli all'occorrenza.
Ma certi strappi non si possono riparare all'infinito. Le toppe sono un po' come tornare ad aggiustare quelle coperte che usi ogni tanto. La gente se ne compra di nuove e via a via.. Ne accumula fino ad averne una montagna.
Una montagna inutile.
Stamattina ho visto una marea di persone darsi conforto a vicenda.
E mi sono resa conto che a volte ci si vorrebbe circondare di gente in grado di regalarci ricordi straordinari, ma che in realtà non saprebbe abbracciarci in un momento difficile; che non riuscirebbe a cercarci perché diversa da noi o alla quale non piace più come siamo diventati o semplicemente il tipo di vita che vogliamo condurre.
D'ora in poi voglio essere circondata dallo stesso tipo di persone che ho visto stamattina: da "chi saprà" di esserci per me non per quello che faccio adesso o per le volte che beviamo insieme... Ma per quello che sono, per come "ci sono". E per come ci sarò. E chi sarò.