venerdì 30 dicembre 2011

I "buoni propositi" per il 2012

Ogni anno una tragedia. Cinque giorni prima del 31 dicembre la gente inizia ad impazzire letteralmente in attesa dell'anno nuovo come se dovesse accadere chissà cosa. E allora, ecco, che su facebook, twitter, per radio e in tv le imprecazioni contro l'anno passato si fanno vivaci e inquietanti come se i 365 giorni appena trascorsi avessero strappato il cuore alla maggior parte della popolazione. 
Perché puntualmente ogni anno si pensa di aver passato solo ed esclusivamente un anno di merda? Non è che, per caso, si dà più valore alle "cose brutte" che alle "cose buone"? Si, lo so, gli avvenimenti negativi segnano maggiormente il cuore di quelli positivi... Forse perché questi ultimi ci sembrano "dovuti" da non so chi e da non so quali regole...


Forse si dovrebbe fare una specie di schema per punti (lasciando stare la politica, il governo, la crisi e le prese in c***o) concentrandosi solo su se stessi.
Il mio l'ho fatto mentalmente in macchina mentre tornavo a Milano.


Il 2011 per me è stato una scossa. Sapete quando si dice "una vita piatta"? Beh, posso dire che quest'anno non mi sono mai sentita in quella vita. 
Il mio 2011 è iniziato con "inizi" ed è stato proprio mentre iniziava tutto che qualcosa stava già finendo. Lì ho capito quanto è vero che "oggi ci sei, domani non lo sai".
Una tragedia che ha riempito la mia valigia mentre mi trasferivo a Milano e non l'ha più lasciata... Ecco perché le ferite si sentono sempre e riemergono... 
Che segni lasciano le cose belle?... A parte i figli (va beh, ovvio...).


Il mio 2011 è stato anche il periodo in cui ho iniziato realmente a "sbattermene un po' di più". Questo non so come sia successo, solo che ho capito quanto è importante fare quello che ci si sente o che si vuole senza la paura di urtare le persone intorno. Ovviamente parlando di ciò non mi riferisco alla voglia di rapinare una banca o uccidere una persona -_- ... Il mio pensiero è limitato al buon senso (quasi sempre).


Tornando ai buoni propositi, stavo pensando che dovrei fare una specie di fioretto: per esempio eliminare qualcosa per un anno intero dalla mia "dieta".
Non sarebbe figo? Tipo: "ok per un anno non mangio fagioli", peccato che questa sarebbe troppo facile visto che non li mangio mai. Devo eliminare qualcosa che mi piaccia davvero come la cioccolata. Ma, ehi, come si fa ad eliminare la cioccolata?
E se eliminassi ogni cosa fritta dalla mia alimentazione?! Sarà davvero dura ma ci proverò... Almeno il primo mese.


Anche se alla fine quello che conta, molto banale ma essenziale, è che:


"A volte sembra che ci siano troppe cose al mondo che non possiamo controllare, terremoti, alluvioni, guerre, film in 3D, ma è importante ricordare le cose che possiamo controllare come il perdono, seconde occasioni, nuovi inizi perchè l'unica cosa che trasforma il mondo da posto solitario in posto bellissimo, è l'amore, l'amore in ogni sua forma, l'amore ci da speranza, soprattutto per il nuovo anno. Per me è questa la notte di capodanno, speranza e una bella festa".



mercoledì 28 dicembre 2011

Sentimentalismi e altre cose che non mi appartengono

Oggi mi sono svegliata proprio strana; non solo erano le 12.43  e ciò significa che ho dormito qualcosa come 10 o 11 ore, ma sono anche sentimentalmente vulnerabile.
Questa specie di "malattia" mi capita poche volte l'anno e quando mi viene solitamente è accompagnata da un mal di testa che inizia a diffondersi dall'emisfero destro della mia testa.
Insomma... Non è una cosa normale.

Il Natale è volato e devo dire che quest'anno il 25 dicembre è stato uno spettacolo divertente, caloroso e divertente. Tralasciando i miei modi bruschi e poco appropriati direi che ho passato delle belle feste e mi sento piena di "bene"... Oddio... Detta così è brutta e probabilmente stona pure un po', ma il concetto è quello. Mi piace sapere di poter contare su certe persone. Persone così diverse fra loro che a volte le guardo e mi chiedo "Cosa possono darmi tante persone così differenti e cosa accomuna me ad ognuna di esse?". Sono domande da paranoia "erikosa" ma è bello soffermarsi sui dettagli.

Forse, anzi certo, il tempo che ho per pensare a queste cose in questi giorni equivale al fatto che non ho un cazzo da fare ma il periodo che va dal 24 al 2 o 3 gennaio è fatto apposta. Ci si raggomitola e ci si fanno le domande esistenziali, ci si sente in colpa per i chili di dolci mangiati e per le bevute di vino fatte... Fino a quando si diventa "sentimentali" e "smielosi" da far venire il vomito.
Beh, devo dire che quest'anno questa pratica che non mi appartiene per nulla mi ha fatto bene. Ho aperto gli occhi e non mi sono sentita da sola come spesso mi capita. 

E' bello e confortante sapere che ci sono persone che ti vogliono bene davvero, in modo diverso, ma te lo vogliono.

E dopo questa direi che ho finito con la dolcezza per tutto il prossimo anno.
Auguri!